In un’intervista che è stata trasmessa nei telegiornali nazionali pochi giorni fa, emergeva che nei paesi industrializzati la percentuale degli adulti inattivi raggiunge il 26% dei maschi e il 35% delle donne.
Da uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, gli italiani sono tra i più sedentari: 6 su 10 dichiarano di non fare mai attività fisica, contro i 4 su 10 della media europea. Bruno Molea, presidente dell’Associazione Italiana Cultura e Sport, afferma che il fatto che si faccia poco sport e che anche i giovani lo pratichino raramente, è un problema di cultura, anche la scuola non prevede sufficienti occasioni e non promuove, quindi, una coscienza sportiva. Come esponente di un ente di promozione sportiva, dichiara di promuovere lo sport a tutti livelli, soprattutto quelli giovanili, l’AICS ha come partecipanti, infatti, soprattutto giovani al di sotto dei 18 anni e nei confronti di questi l’azione è efficace. Bisognerebbe, a suo dire, partire dalla politica e dalla scuola, implementando il numero di ore di educazione motoria e fare azioni mirate, tese far nascere cultura nelle famiglie e di conseguenza nei giovani.
Anche Juri Chechi afferma che bisognerebbe partire dalla famiglia e dalla scuola, per far comprendere quanto è importante fare sport. Per quanto riguarda lo sport di alto livello, il CONI rappresenta un buon modello in Italia, che si colloca nei primi 10 Paesi del mondo, da sostenere sono le società dilettantistiche e creare strutture per poter praticare sport a tutti i livelli.
A novembre 2017 è stata presentata dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin insieme al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi ed al Presidente del CONI Giovanni Malagò, la Campagna di Comunicazione “salute, sport e movimento fisico” realizzata dal Ministero, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità ed il Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Hanno partecipato alla conferenza stampa le campionesse olimpiche Elisa Di Francisca e Margherita Granbassi, insieme al judoka Fabio Basile. In un video messaggio hanno inviato i saluti juri chechi e uno sportivo d’eccezione: l’atleta centenario giuseppe ottaviani.
L’obiettivo della campagna è di sensibilizzare la popolazione sui benefici sulla salute, che comporta lo svolgimento di uno sport o di un’attività fisica regolare.
Il claim della campagna Il movimento è salute! … a tutte le età rivolto dai testimonial Juri Chechi ed Elisa Di Francisca è una call to action diretta, l’esortazione ad attivare il proprio fisico e ad abbandonare definitivamente un atteggiamento sedentario, perché lo sport e più in generale l’attività fisica, fanno bene alla salute psicofisica e possono considerarsi un vero e proprio strumento di medicina preventiva.
Nonostante i tanti benefici di salute collegati al regolare svolgimento di attività fisica, gran parte degli italiani è da considerare sedentario.
Questo dato è ancora più preoccupante considerato che la percezione soggettiva del livello di attività fisica praticata non sempre corrisponde a quella effettivamente svolta: almeno un sedentario su cinque, percepisce infatti come sufficiente il proprio impegno motorio quotidiano.
La promozione dello sport e del movimento, oltre a rappresentare un investimento per la prevenzione delle malattie croniche e per il miglioramento della salute, ha effetti positivi sulla società e sull’economia. L’inattività fisica, infatti, incide anche sui costi diretti e indiretti dell’assistenza sanitaria, dovuti al negativo impatto sulla produttività e sugli anni di vita in buona salute persi.
A fronte di tali evidenze, il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità ed il CONI hanno deciso di avviare una comune campagna di comunicazione, per promuovere la diffusione della cultura del regolare svolgimento dell’attività sportiva e più in generale dell’attività fisica , che riconosca nell’empowerment dell’individuo il volano del cambiamento culturale, in senso salutistico del proprio stile di vita.
La campagna di comunicazione punterà a coinvolgere la popolazione di tutte le età, rendendola responsabile del proprio benessere ed invitandola direttamente ad adottare uno stile di vita attivo da un punto di vista motorio.
Obiettivo della campagna è, quindi, quello di informare e sensibilizzare la popolazione sui benefici sulla salute, che comporta lo svolgimento di uno sport o di un’attività fisica regolare.
Fare movimento vuol dire svolgere una disciplina sportiva, ma anche più semplicemente camminare, ballare, giocare, andare in bicicletta. In questo senso sarà, quindi, promossa la pratica sportiva e l’attività fisica quotidiana alla portata di tutti.