Mariella Lajolo Terapista Alimentare e counselor
Abbiamo dimenticato che sarebbe un nostro diritto vivere sani fino al giorno in cui si muore.
Si tratta di provare ad effettuare una prevenzione primaria, per evitare di ammalarci e una prevenzione secondaria, nel caso in cui siamo già ammalati, per contrastare l'aggravamento delle nostre condizioni cliniche o addirittura invertire l'effetto peggiorativo delle malattie stesse.
È stato scientificamente dimostrato che le malattie gravi non possono svilupparsi in un ambiente alcalino e che l'acidosi è la causa principale e la concausa del 90% delle malattie. I sintomi sono solo i segnali di un iperacidità e ogni malattia ha una condizione di acidità generale di fondo.
Le malattie sono in continuo aumento, addirittura quadruplicate negli ultimi quarant’anni, soprattutto quelle croniche, degenerative e tumorali.
Il motivo principale per cui questo si sta verificando è legato al fatto che ogni sintomo, ogni infiammazione, ogni dolore, ogni limitazione funzionale si ritiene che vadano soppresse, utilizzando tutte le armi in nostro possesso, come se fossimo sempre in guerra e combattessimo ogni giorno per la nostra sopravvivenza. Fin dalla fine dell'Ottocento e per tutto il secolo scorso, abbiamo continuato a combattere virus, batteri, funghi e tutti i sintomi legati alla malattia, senza possibilità di vittoria definitiva.
L'allungamento della vita è reale, ma diventare anziani e assumere pillole per la sopravvivenza, destreggiandosi tra acciacchi e limitazioni, non credo ci possa rendere felici.
Non intendo criticare la medicina ufficiale, ma ricercare le modalità per attivare il processo di autoguarigione del corpo, dare una nuova interpretazione al significato di salute e al senso della malattia e proporre chiavi di lettura diverse, per riattivare, dentro ogni essere umano, il processo personale di autoguarigione. La malattia è infatti anche qualcosa di positivo, collegato con il messaggio che si esprime attraverso il corpo, non è qualcosa contro cui rivolgersi, ma qualcosa che ci guida alla ricerca di un significato, volto a migliorare la nostra vita. Si tratta di ripensare al vivere quotidiano, prestando attenzione a emozioni, sensazioni, percezioni, gesti, pensieri, azioni abitudini, convinzioni spesso inconsce, che determinano il nostro carattere e danno forma alla nostra personalità, considerando che, se vengono vissute nella piena inconsapevolezza, tutte queste modalità ci fanno ammalare.
Per evitare le malattie dobbiamo modificare o cambiare radicalmente i nostri pensieri e il terreno sul quale si sviluppano le patologie.
Oggi sappiamo, dalle ultime ricerche della fisica quantistica, che la materia è eterna, non può essere creata, né distrutta e può solo prendere forme e funzioni differenti.
In un ambiente acido i batteri, i funghi possono provenire dalla degenerazione delle nostre stesse cellule ed essi si aggiungono a quelli provenienti dall'esterno, che si moltiplicano solo se trovano un terreno ideale.
I batteri, che nell'organismo umano sono 10 volte il numero delle nostre cellule, possono rapidamente cambiare la loro forma e funzione e mutare in lieviti, i lieviti in funghi e i funghi in muffe e questa è la conferma che la malattia è una condizione del nostro ambiente interno e non qualcosa che è causato dall'attacco di entità esterne.
In seguito ad alcuni stimoli specifici, come situazioni di acidosi metabolica, i microzimi possono diventare batteri, con proprietà tali da promuovere processi di fermentazione e putrefazione. Quindi, secondo tale teoria, l'origine delle malattie risiede in primo luogo all'interno del corpo ed è la situazione di acidosi la causa principale o la concausa aggravante del 90% di tutte le malattie.
È stato scientificamente dimostrato che le malattie croniche non hanno possibilità di svilupparsi in un ambiente alcalino, mentre prosperano in un terreno acido. Quest'ultimo favorisce lo sviluppo delle cellule tumorali e aumenta il livello di stanchezza cronica.
L'acidosi è determinata da diversi fattori come un'alimentazione acidogena, cioè basata su proteine animali e zuccheri (anche cereali raffinati come pasta e riso bianco); dagli stress emozionali; da carente espulsione di acidi dagli organi escretori (reni, intestino, pelle, polmoni); dalla mancanza di adeguato esercizio fisico e da un'insufficiente assunzione di acqua, che limita fortemente la capacità espulsiva dei reni. L'acidità rende putridi i nostri corpi e decompone le nostre cellule, tant'è vero che il bambino nasce alcalino e l'anziano muore acido.
I sintomi sono solo i segnali di un iperacidità e ogni malattia ha una condizione di acidità generale di fondo. Se alcuni germi sono coinvolti, è solo conseguenza di questa condizione acida, perché quelli che invadono il corpo dall'esterno possono solo contribuire a uno stato di squilibrio, che viene determinato in modo primario dai germi già presenti nel nostro corpo, che si trovano nel tessuto intercellulare. I germi esterni possono stimolare solo sintomi secondari, mentre quelli interni sono l'espressione della condizione di fondo che provoca le malattie, cioè l'iperacidità e la conseguente proliferazione eccessiva ed evolutiva di microrganismi.
Il Dott. Robert Young afferma che esiste una sola malattia: l'acidosi.
I sintomi legati all'iperacidità sono molteplici: sovrappeso, allergie, intolleranze alimentari, stanchezza, vertigini, confusione, osteoporosi, disturbi dell'umore, diabete, ipercolesterolemia, calcoli renali e biliari, impotenza, infertilità, disturbi mestruali, asma, bronchiti, dermatiti, tumori.
I latticini sono tra gli alimenti più acidificanti che possiamo ingerire, costringendo l'attivazione di sistemi tampone dell'organismo, per alcalinizzare il sangue e tessuti. Risultato: bere latte e mangiare formaggi, contrariamente a ciò che normalmente si crede, aggrava l'osteoporosi.
I reni sono responsabili dell'eliminazione degli acidi dal sangue, del ritorno in circolo dell'alcalinità e, se gli acidi non vengono eliminati dal sangue, si spostano nei tessuti. Uno stile di vita e una dieta acidificante affaticano quindi i reni.
Anche le cellule tumorali sono collegate con l'acidità: più acidi si hanno nel corpo, più elevato è il rischio di sviluppare tessuto canceroso. Per guarire da un tumore occorre non solo curarsi con medicine, radioterapia e chemioterapia, ma anche mangiare, bere, muoversi e pensare in modo da ristabilire l'originario progetto alcalino del corpo.
Il ph del nostro sangue è di circa 7,36, leggermente alcalino e varia con un ranch molto ristretto. Il valore ottimale viene mantenuto grazie a sistemi tampone, che l'organismo possiede per bilanciare gli alimenti e le bevande acidificanti, che introduciamo per nutrirci. Questi sistemi tampone, specie negli adulti anziani, non sempre riescono a neutralizzare il surplus di acidità, per cui residui acidi, se non eliminati, provocano uno stato del terreno biologico, che prende il nome di acidosi.
Le cause dell'acidosi sono: insufficiente apporto di acqua, insufficiente apporto di nutrienti alcalinizzanti (frutta e verdura), eccesso di alimenti acidificanti quali proteine animali -carne, latte, formaggi, salumi-, sale di cattiva qualità, zuccheri, cereali raffinati, stress, conflitti emozionali, legati a pensieri negativi, vita sedentaria o sport intensivo, fumo di tabacco, bevande alcoliche, bevande gassate, carenza di vitamine e sali minerali nella dieta, farmaci.
Un programma efficace di disintossicazione corporea deve quindi comprendere uno stile di vita volto a eliminare gli acidi dell'organismo, bevendo una quantità abbondante di acqua alcalina, svuotando il colon di feci stagnanti e incrementando la respirazione, per eliminare l'anidride carbonica e immettere una maggiore quantità di ossigeno, che si aggancia agli acidi e li spinge all'esterno del corpo, depurando il fegato e i reni, aprendo i pori della pelle, tramite la sudorazione. Occorre inoltre masticare meglio e più a lungo, in modo da permettere alle ghiandole salivari di iniziare a digerire il cibo prima che giunga nello stomaco e poi respirare meglio, facendo respiri lunghi e profondi, magari all'aria aperta, al mare, in campagna o in montagna.
Una condizione acida fa diminuire l'assorbimento dei minerali e degli altri nutrienti, riduce la capacità delle cellule di riparare i danni subiti e la possibilità di detossificare dai metalli pesanti, abbassa il livello energetico del corpo, rende l'organismo maggiormente suscettibile alla malattia, stimola le cellule a diventare tumorali. Infatti le cellule cancerose si sviluppano in ambiente acido e non sopravvivono in ambiente alcalino, per cui, organizzando il terreno, il cancro regredisce o non si forma.
La maggior parte delle persone oggi soffre di disturbi metabolici: è in sovrappeso, stanca, prematuramente invecchiata.
Un metro importante per la salute è il ph del sangue e dei tessuti, ovvero quanto esso sia acido o alcalino. il livello del ph dei nostri fluidi interni incide su ogni cellula del corpo e, l'intero processo metabolico, dipende da un ambiente alcalino. L'iperacidità cronica corrode i tessuti e arriva a interrompere tutte le funzioni cellulari, perché interferisce con la vita stessa. Tra tutti gli equilibri che il corpo umano si sforza di mantenere, il più importante è quello acido-alcalino. Il corpo umano è infatti stato concepito per essere alcalino e farà di tutto per conservarsi lievemente alcalino. Il problema è che tutte le funzioni corporee producono effetti acidi, perché il corpo è basico nella struttura e acido nella funzione, questo significa che il corpo ha bisogno di carburante alcalino.
Tutti i meccanismi di regolazione del corpo, lavorano per ripristinare il delicato equilibrio acido-alcalino. L'acidità si rivela in sette fasi: perdita di energia; sensibilità e irritabilità della mucosa dei visceri, come nel colon irritabile o spastico; produzione di muco e congestione delle mucose; infiammazione cronica; sclerosi dei tessuti molli, che crea fibromialgia, placche arteriose; ulcerazione delle mucose; degenerazione dei tessuti: diabete, cardiopatie, ictus, sclerosi multipla, tumori. Quando il sangue si trova di fronte a un eccesso di acido, comincia a estrarre i minerali alcalini dai nostri tessuti per controbilanciarlo; se ce ne sono quantità insufficienti nella dieta o nelle riserve corporee, potrebbero essere sottratti al sangue, alle ossa e alle cartilagini, o ai muscoli, dove sono necessari. Se il sovraccarico di acido oltrepassa la capacità sanguigna di bilanciarlo, l'acido in eccesso viene scaricato nei tessuti come deposito. Successivamente l'acido si accumula nel tessuto connettivo. Si sovraccaricano gli organi filtro, che sono il fegato i reni. Se ci sono troppi rifiuti acidi da gestire, si depositano negli organi: cuore, pancreas, fegato, intestino o nei tessuti grassi, formando polipi, cisti, calcoli, verruche e, noduli, fibromi, ritenzione idrica, tumori. Questo processo di demolizione e smaltimento dei residui acidi, conduce alla fine alle malattie degenerative e tumori.
Gli antiacidi sono tra i farmaci più venduti al mondo, quando si assumono si ignora uno dei messaggi che il corpo invia, cioè che l'acidosi è la causa di qualsiasi malessere, come effetto di una mancanza di bicarbonato di sodio, che funge da tampone alcalino.
Inoltre il 75% delle persone sono cronicamente disidratate e la mancanza d'acqua è la prima causa del senso di fatica durante la giornata. Chi beve regolarmente, o introduce liquidi attraverso l'alimentazione, consente il normale funzionamento del proprio corpo in ogni ambito: la regolazione della temperatura, l'evacuazione delle tossine, la lubrificazione delle articolazioni e la metabolizzazione dei grassi. I processi di tutte le attività biologiche, meccaniche e chimiche,che hanno luogo nel corpo, proteggono gli organi vitali, ammortizzando il trasporto dei nutrienti in ogni cellula e allontanando le scorie acide.
Il sale è la chiave per ridurre e normalizzare la pressione arteriosa, ma deve trattarsi del giusto tipo, non di quello raffinato o del sodio che viene addizionato ai cibi trattati industrialmente. Abbiamo bisogno di un sale alcalinizzante, come il sale marino integrale. Purtroppo oggi il 90% di tutti i produttori di sale, sottopongono quest'ultimo a un processo di raffinazione e molti effettuano lo sbiancamento con prodotti chimici, aggiungendo additivi, conservanti, anche addensanti, assorbitori di umidità, floruro, idrossido di alluminio e iodio, potenzialmente tossico. In tal modo il sale, da sostanza alcalinizzante, diventa un fattore acidificante. Ad esclusione del sale marino integrale, il sale da tavola viene messo in enorme essiccatori e, il processo di riscaldamento, ne altera la naturale struttura chimica, per cui si viene a formare un composto irritante, che viene trattato dall'organismo come qualcosa di completamente estraneo al corpo umano.
Invece il sale che non è stato sottoposto a trattamenti di natura denaturanti, che è ancora integro e carico di minerali, è salutare e alcalino, fornisce potassio, calcio, magnesio e altri minerali. Inoltre va a energizzare il corpo, cioè agisce come catalizzatore del trasporto di energia elettrica da cellula a cellula, mentre il sale trattato non è capace di condurre elettricità e abbassa l'energia vitale.
La riserva alcalina è costituita principalmente dai minerali presenti nel sangue, nei tessuti, nei denti e nelle ossa: quando la riserva alcalina del sangue e dei tessuti si esaurisce, il prelievo dei minerali alcalini, necessaria per la neutralizzazione dell'acidosi, avviene dai denti e dalle ossa, causando l'osteoporosi.
Molto importante è riposare bene, infatti durante la notte, a seguito del sonno e del digiuno fisiologico, il corpo "guarisce", in quanto avviene un'attività di eliminazione e di pulizia all'interno del connettivo, grazie all'azione di un enzima, che scioglie e libera gli acidi nella circolazione e poi nei reni, da dove vengono eliminati con le urine.
Coloro che desiderano riguadagnare la loro salute e prevenire le malattie, devono essere adeguatamente motivati per affrontare la questione su tutti i fronti, compreso il mangiare, il bere e il pensare. Quest'ultima funzione include i processi di pensiero, il sistema di credenze, la salute psicologica, il benessere emotivo, il livello di consapevolezza personale e un gran numero di atteggiamenti, sentimenti e comportamenti. Tutte le emozioni negative creano acidità nei tessuti e negli organi e comprendono pensieri, sentimenti, esperienze, ricordi consci o inconsci e sogni.
Una dieta squilibrata produce grandi quantità di radicali liberi, ma la stessa cosa succede quando si sperimentano sentimenti negativi quali odio, risentimento, gelosia e rabbia, essi hanno sulla salute lo stesso effetto distruttivo di una dieta scorretta. Chi smette di bere alcol o di fumare e adotta una dieta perfetta, ma una "dieta mentale" a base di rabbia, stress e paura si ammalerà facilmente.
Siamo co-creatori della nostra realtà, ma ciò accade inconsciamente, senza una conoscenza e un controllo cosciente.
Ciò che accade nella nostra vita non è colpa nostra, ma è nostra responsabilità.
Il concetto di responsabilità personale va oltre ciò che diciamo, facciamo e pensiamo. Include ciò che gli altri dicono, fanno e pensano e che arriva nella nostra vita.
Non possiamo accusare nessuno per la nostra realtà presente, tutto ciò che possiamo fare è prendercene la responsabilità, accettarla, farla nostra e vivere in armonia con essa e con il mondo esterno.